"Il livello di civiltà di un popolo si misura dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità e partecipazione". Così il Sindaco di Pellezzano, dott. Francesco Morra, nel ricordo della Giornata Mondiale della Disabilità, che si celebra il 3 Dicembre dopo l'istituzione avvenuta nel 1981 da parte dell'Assemblea Generale dell'ONU con l'intento di promuovere l'inclusione delle persone disabili e combattere ogni forma di discriminazione.
Il tema quest'anno è "Ricostruire meglio: verso un mondo post Covid-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile". "L'anno che sta per concludersi - afferma il Primo Cittadino - sicuramente non verrà ricordato come uno dei migliori nella storia recente dell'umanità. Tuttavia, noi rappresentanti istituzionali, abbiamo il dovere non solo civico ma anche morale, di mettere in campo tutte le energie a nostra disposizione per offrire la speranza di un futuro migliore. Soprattutto nei confronti dei più deboli e dei più bisognosi, che più degli altri hanno avvertito il disagio del confinamento domestico forzato a causa delle restrizioni derivanti da norme e regolamenti per contrastare l'emergenza sanitaria. E' giusto, quindi, in questa giornata dedicata alle persone disabili, rivolgere un pensiero di vicinanza e di sostegno, facendo percepire che noi, rappresentanti istituzionali ci siamo, ricordando che nessuno deve sentirsi mai solo".
Allo stesso modo, il Sindaco, a nome dell'intera Amministrazione Comunale, ha voluto ricordare in questa giornata speciale, oltre ai disabili, anche i bambini e i giovani che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, perchè anche per loro, affrontare un periodo di emergenza senza precedenti come quello attuale è stata una sfida che ha comportato grossi sacrifici, a partire dalla didattica a distanza e dall'impedimento di avere un contatto sociale che abbia potuto favorire la loro crescita formativa. L'augurio più grande per il nuovo anno è proprio quello di un ritorno alla normalità che possa essere soprattutto un ritorno al vissuto quotidiano.